Lo scenario delle minacce informatiche non è mai stato così complesso. Gli attaccanti scansionano costantemente alla ricerca di punti deboli, sfruttano asset trascurati e prendono di mira sia la tecnologia che le persone. Per le organizzazioni, essere breach ready non significa più reagire solo quando si verifica un incidente: significa comprendere, monitorare e gestire in modo proattivo la attack surface affinché i rischi possano essere ridotti prima che vengano sfruttati.

Integrity360 aiuta le aziende di tutti i settori ad adottare questo approccio proattivo, combinando consulenza, servizi gestiti e capacità avanzate di rilevamento e risposta. In questo blog, esploreremo cos’è la attack surface, perché è importante e come i servizi di Integrity360 possono aiutare le organizzazioni a rafforzare la loro resilienza.

 

 

Che cos’è una attack surface?

Una attack surface è la somma di tutti i punti di ingresso che un avversario potrebbe sfruttare per accedere ai tuoi sistemi o ai tuoi dati. Anni fa poteva significare solo qualche server ed endpoint all’interno della rete aziendale. Oggi, invece, la attack surface si è espansa ben oltre il data centre.

  • Asset digitali: siti web, API, piattaforme cloud e applicazioni SaaS.
  • Dispositivi: endpoint, dispositivi mobili, IoT e sistemi di tecnologia operativa (OT).
  • Persone: dipendenti, collaboratori e partner suscettibili al phishing o a rischi interni.
  • Terze parti: fornitori e service provider integrati nell’ambiente aziendale.

La sfida è che la attack surface è in continua evoluzione. Senza visibilità, le organizzazioni rischiano di lasciare punti ciechi che gli avversari possono sfruttare rapidamente.

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Perché essere breach ready è importante

Nessuna organizzazione può essere completamente immune dagli attacchi informatici, ma la preparazione può fare la differenza tra un incidente contenuto e una violazione su larga scala. Quando le aziende non hanno una visione chiara della propria attack surface, emergono diversi rischi:

  • Shadow IT e asset dimenticati possono creare esposizioni invisibili.
  • Cloud e lavoro da remoto ampliano i punti di accesso, spesso configurati in modo errato.
  • Conformità normativa a GDPR, NIS2 e DORA richiede solide prove di controllo.
  • Costi finanziari e reputazionali delle violazioni continuano a crescere di anno in anno.

Essere breach ready significa conoscere le proprie esposizioni, ridurle e avere le persone, i processi e le tecnologie giuste per rispondere in modo efficace.

 

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Ottenere visibilità con integrity360

La visibilità è il fondamento della breach readiness. Integrity360 offre diversi servizi progettati per mappare e monitorare la tua attack surface:

  • Cyber Risk & Assurance (CRA): valutazioni consulenziali che forniscono insight sui rischi in IT, OT, cloud e terze parti.
  • Managed Asset Security: garantisce scoperta, classificazione e monitoraggio continuo degli asset digitali, riducendo i punti ciechi.
  • Continuous Threat Exposure Management (CTEM) as a Service: un ciclo continuo di identificazione, prioritizzazione e remediation delle esposizioni, con focus sui rischi più rilevanti per il business.

Grazie a questi servizi, le organizzazioni ottengono una visione chiara e aggiornata del proprio footprint digitale, rendendo molto più difficile per gli attaccanti sfruttare asset trascurati.

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Validare e ridurre le esposizioni

Una volta che la attack surface è visibile, il passo successivo è ridurre le esposizioni e validare le difese. Integrity360 offre un ampio portafoglio di servizi proattivi di testing e protezione:

  • Penetration Testing e test su IoT/OT per scoprire le debolezze prima degli avversari.
  • Red Teaming che simula il comportamento reale degli attaccanti per valutare la resilienza sotto pressione.
  • Breach & Attack Simulation per validare in modo continuo che i controlli di sicurezza funzionino correttamente.
  • Identity & Access Management per applicare il principio del minimo privilegio e l’autenticazione a più fattori.
  • Cloud Security services per mitigare errori di configurazione e mettere in sicurezza architetture moderne.

Queste misure garantiscono difese stratificate, adattive e resilienti.

Prepararsi all’inevitabile

Anche con controlli solidi, nessuna organizzazione è immune. Per questo la breach readiness significa anche pianificare risposta e recupero. Integrity360 offre:

  • Managed Detection & Response (MDR) per il monitoraggio e il contenimento delle minacce 24/7.
  • Incident Response (IR) con indagini, remediation e recupero guidati da esperti, insieme a readiness assessment e sviluppo di playbook.
  • Darktrace Security Operations Centre (dSOC) per rilevamento basato su AI su email, cloud, endpoint e reti.
  • Business Continuity e Incident Response Planning per sviluppare e testare strategie di gestione delle crisi tramite esercitazioni e simulazioni.

Inoltre, i servizi di Threat Intelligence offrono insight mirati sulle tattiche dei gruppi di minaccia che prendono di mira il tuo settore, abilitando una difesa proattiva piuttosto che reattiva.

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Essere breach ready inizia con la comprensione della propria attack surface. In un panorama digitale in cui asset, utenti e fornitori sono in costante cambiamento, le difese statiche non bastano più. Le organizzazioni hanno bisogno di visibilità continua, validazione proattiva e strategie robuste di risposta agli incidenti.

Integrity360 supporta i clienti in ogni fase di questo percorso: dalla scoperta e valutazione della attack surface, al testing, al rilevamento gestito e alla risposta agli incidenti. Con questa ampiezza di competenze, le aziende possono ridurre significativamente il rischio e garantire la capacità di resistere e riprendersi dagli attacchi informatici.

Le violazioni possono essere inevitabili, ma con la giusta preparazione e il giusto partner, il loro impatto non deve esserlo. Integrity360 garantisce che la tua organizzazione non sia solo sicura, ma davvero breach ready.